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A nostro avviso questo rappresenta la vera chiave di svolta. Il fatto che si ponga al centro il concetto di prestazione significa che si ricerca tale valore aggiunto anche nei nuovi immobili. Prestazioni elevate presuppongono che tutti gli anelli della catena del valore siano consapevoli.
Prima di tutto e soprattutto devi essere te committente convinto del significato di prestazione ed associato ad esso vi è sempre valore economico. Vuoi investire per il tuo futuro, per avere un bene durevole oppure contenere e continuare a sostenere riparazioni? Vuoi un cantiere sempre aperto o poter vivere la tua vita spensierata apprezzando il frutto dei tuoi sforzi? Sei un soggetto che vuole la qualità o il prezzo?
A scalare è necessario un intenso confronto e condivisione con lo stadio progettuale. Quando le prestazioni sono molto stringenti la fase esecutiva deve risultare anch’essa prevista/progettata e collaudata.
Da qui ne deriva come un immobile non prefabbricato possa raggiungere, a fronte di notevoli oneri, buone prestazioni, ma dovrà sempre cedere a compromessi e quindi il raggiungimento di vertici prestazionali sarà sempre più difficile, ovvero raggiungibile a fronte di grande dispendio economico.
Nella nostra attività progettuale c’è sempre una fase di coinvolgimento diretto del costruttore, che quindi ha il proprio spazio e tempo per rappresentare le esigenze tecniche e quindi coordinare tutta la fase con minori compromessi possibili.
Come appare evidente nella prefabbricazione, la fase progettuale ha una notevole rilevanza che poi conduce a due importanti risvolti:
Ha senso attendere 1 o 2 anni senza godere l’immobile con un mutuo attivo, rate di affitto attive, quando in pochi mesi dalla definizione dell’opera si può ottenere l’edificio finito e collaudato? Avete mai pensato all’impatto economico di 12 o 24 mesi di affitto in più ed al contempo l’esborso della rata del mutuo sul proprio bilancio?
La progettazione edile storicamente è sempre stata poco attenta all’aspetto prestazionale: ne sono evidenza la quantità di edifici anche di recente realizzazione con importanti consumi misurati. la ridondanza di impianti, volti a conferire un comfort diversamente inesistente, sono chiara dimostrazione della qualità dell’involucro.
La normativa in materia energetica ha conferito un forte stimolo al settore, che però si è mosso in maniera scomposta.
Alcuni “specialisti” edili hanno interpretato i nuovi vincoli semplicemente come un aumento degli spessori isolanti, poi nulla è cambiato per loro.
Aumento degli spessori e delle prestazioni degli immobili con conseguente aumento lineare delle parcelle.
Ritenendo diverso l’approccio prestazionale, abbiamo deciso di imporre un capovolgimento del servizio, che sarà apprezzato solo da chi ricerca la qualità.
Noi cerchiamo di impostare da subito un’idea di risultato sia in termini termici che acustici.
Con una prima idea lo specialista edile potrà sviluppare la propria soluzione dando un contributo architettonico funzionale per poi giungere al contributo strutturale.
Un approccio simile pone in ordine di priorità la prestazione tecnologica, che poi verrà ripresa ed affinata nella soluzione definitiva.
Questa filosofia operativa nei grandi progetti è fondamentale, ovvero una condivisione degli obiettivi, che ciascun tecnico, secondo le proprie competenze, sviluppa per il proprio settore.
Questa società si pone quindi il principio di ristabilire l’ordine logico: